Dopo il tragico incidente aereo costato la vita al colonnello Simone Mettini e all’allievo pilota Lorenzo Nucheli, la commissione tecnica dell’Aeronautica Militare ha effettuato un primo sopralluogo preliminare sul luogo della sciagura, autorizzato dalla Procura di Latina. L’indagine dell’Aeronautica si svolge parallelamente a quella giudiziaria condotta dal PM Marco Giancristofaro.
Al momento l’area del disastro resta sotto sequestro e presidiata dai Carabinieri per evitare intrusioni o atti di sciacallaggio, poiché i resti del velivolo sono proprietà militare. I rilievi scientifici sono stati eseguiti anche con il supporto dei Ris di Roma. Ieri, inoltre, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale Antonio Conserva, ha visitato il 70° Stormo per esprimere vicinanza al personale colpito dal lutto.
Le indagini, tre le ipotesi
Il generale Carlo Landi, esperto di sicurezza del volo e investigatore di incidenti aeronautici, ha commentato il tragico incidente aereo avvenuto a Sabaudia. Il generale sottolinea che l’SF 260 è un aereo molto sicuro, progettato da un noto ingegnere italiano e mantenuto con grande attenzione. Spiega che, anche senza scatola nera, i resti del velivolo possono fornire indicazioni utili per ricostruire le cause dell’incidente, che possono essere di natura umana, ambientale o meccanica. Esclude quasi del tutto un impatto con uccelli, dato che l’aereo vola a velocità ridotte rispetto ai jet. Landi evidenzia inoltre l’impatto psicologico che l’incidente avrà sugli allievi piloti, ricordando infine una sua personale esperienza di salvataggio in volo a Sabaudia nel 1991.