“La corruzione e le mafie mortificano la vita dei cittadini”. Un tema delicato, ma quanto mai attuale, che ha catalizzato l’attenzione di cittadini, forze dell’ordine, istituzioni e professionisti del mondo giuridico. L’evento, promosso dalla sede di Cassino dall’Unms e curato dalla giornalista Angela Nicoletti, ha offerto un’occasione concreta per analizzare il volto attuale della criminalità organizzata: meno appariscente, meno armata, ma più pervasiva, più silenziosa, e spesso inquinata da una fitta rete di relazioni con il potere pubblico. I lavori sono stati aperti da Ignazio Portelli, oggi commissario dello Stato per la Regione Sicilia, ma a lungo Prefetto di Frosinone, che ha parlato dell’onestà come valore quotidiano e imprescindibile, ricordando quanto sia difficile per un cittadino vivere in una società dove l’illegalità è normalizzata.
Il generale di corpo d’armata Pasquale Angelosanto ha svelato come le indagini che hanno portato all’arresto di latitanti storici come Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro siano state rallentate da sacche di corruzione interne agli apparati stessi. La battaglia per la legalità è prima di tutto una battaglia morale. Il Procuratore della Repubblica di Cassino, Carlo Fucci, ha tracciato i contorni di un sistema criminale in evoluzione, dove le mafie non sparano più, ma trattano, investono, infiltrano. Ha evidenziato i collegamenti sempre più evidenti tra il basso Lazio e l’alto Casertano, territori in cui, ha detto, “il voto di scambio, il controllo del consenso e la gestione opaca degli appalti sono strumenti usati con la stessa efficacia delle armi”.
La gestione e il riutilizzo dei beni sottratti alla criminalità, un tema questo che tocca molto da vicino le amministrazioni locali. Restituire questi immobili alla collettività è giusto e doveroso, ma i Comuni si trovano spesso in difficoltà: le strutture sono fatiscenti, i fondi sono insufficienti, e la burocrazia rallenta ogni processo. Un impegno sempre più doveroso e crescente è quello di combattere le mafie. Il messaggio che ne è scaturito è quello di combattere la corruzione, non è soltanto un dovere delle istituzioni, ma una responsabilità che riguarda ogni cittadino