Due mesi dopo il devastante incendio in via Zamosch, a Cassino, la situazione per le 17 famiglie sfollate resta drammatica. Il rogo del 22 luglio, scoppiato in un negozio di ricambi per moto al piano terra, ha reso inagibile l’intero palazzo. Da allora, molti vivono da parenti o in strutture provvisorie, mentre i più fortunati si sono rifugiati in seconde case. Ma con la fine dell’estate e il ritorno alla routine, i disagi aumentano. L’amministratore del condominio, Marco Ciorra, denuncia lo stallo confermando che la bonifica dell’officina non è ancora partita. Finché non verrà fatta, non si potranno avviare le verifiche strutturali né revocare l’ordinanza di inagibilità. Senza quelle verifiche, il ritorno nelle abitazioni non avverrà prima del 2026, forse anche oltre. E intanto, le famiglie affrontano spese impreviste e zero aiuti: nessun fondo regionale, nessun sostegno diretto. Il tempo passa, ma per queste 17 famiglie la normalità è ancora lontana.
LA PREOCCUPAZIONE DEI RESIDENTI
Famiglie evacuate in via Zamosch, il rientro non prima del 2026
L’amministratore del condominio, Marco Ciorra, denuncia lo stallo confermando che la bonifica dell’officina non è ancora partita
