Le indagini

Prima l’esplosione, poi il rogo. Giovane morto carbonizzato nell’auto, domani l’autopsia

La vittima è Francesco Loverso, 26 anni, residente a Latina

Prima l’esplosione, poi il rogo. Giovane morto carbonizzato nell’auto, domani l’autopsia

Prima l’esplosione nel cuore della notte, poi il rogo di un’autovettura. Subito dopo il macabro ritrovamento dentro un’auto in fiamme a Sermoneta Scalo, in provincia di Latina del cadavere carbonizzato di un giovane. All’interno di una Fiat 500 completamente bruciata, parcheggiata nei pressi della stazione ferroviaria, è stato rinvenuto il cadavere carbonizzato di un giovane di 26 anni, Francesco Loverso, residente a Latina.

Sul posto sono intervenuti, con i vigili del fuoco, i carabinieri intervenuti dopo una segnalazione. L’autovettura coinvolta, intestata al padre della vittima, è stata completamente distrutta dalle fiamme. Il corpo, reso irriconoscibile dal fuoco, è stato identificato grazie a documenti e primi riscontri, ma la conferma definitiva arriverà solo con l’esame del Dna, già disposto dalla Procura di Latina insieme all’autopsia.

Il giovane, nato nel 1999, lavorava nel mondo dello spettacolo e aveva studiato recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’ di Roma. Nessuna pista viene al momento esclusa dagli inquirenti, che stanno indagando a 360 gradi. Le ipotesi spaziano dall’incidente al suicidio, fino all’omicidio. Gli investigatori stanno analizzando tutti gli elementi disponibili: dai filmati di videosorveglianza ai tabulati telefonici. Gli amici e i familiari della vittima saranno ascoltati per ricostruire gli ultimi movimenti e le frequentazioni del ragazzo.

Il caso ha riportato alla mente un altro terribile episodio avvenuto sempre nel territorio pontino: quello di Igor Franchini, ballerino di 22 anni ucciso a Formia nel 2009 con 43 coltellate. Anche in quel caso, il corpo fu dato alle fiamme e ritrovato in località Santa Croce. L’omicidio si rivelò legato a questioni di droga, e due giovani vennero condannati in via definitiva.

Domani l’autopsia

Domani l’autopsia, affidata alla dottoressa Maria Cristina Setacci, sarà cruciale per capire le cause della morte e identificare ufficialmente la vittima. Il medico legale ha già effettuato un primo sopralluogo sul posto, ma l’incendio, combinato all’uso di acqua e schiuma per spegnerlo, ha compromesso la possibilità di recuperare indizi preliminari. La procura ha aperto un fascicolo e affidato le indagini ai carabinieri del reparto territoriale di Aprilia e ai Ris, i reparti investigazioni scientifiche dell’Arma. Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano l’arrivo della Fiat 500 nel parcheggio, ma non altre auto o persone entrare o uscire in quei minuti. Un elemento che potrebbe far pensare a un gesto isolato. Ma senza l’autopsia, ogni scenario resta aperto.