Canberra, 22 gen 12:09 – (Xinhua) – Scienziati australiani e cinesi hanno compiuto progressi nella risoluzione del mistero che riguarda l’evoluzione del paesaggio di Marte nel corso di miliardi di anni.
In uno studio pubblicato oggi, i ricercatori dell’Australian National University (ANU) e dell’Accademia cinese delle scienze hanno analizzato l’attività sismica su Marte, nota come “marsquakes”.
Il team ha individuato un gruppo di sei terremoti marziani negli altopiani meridionali del pianeta, che coprono circa due terzi della superficie di Marte.
I ricercatori hanno affermato che i “marsquakes” indicano che le differenze geografiche tra le regioni meridionali e settentrionali di Marte, un fenomeno noto come dicotomia marziana, sono state probabilmente modellate dal trasferimento di calore negli strati interni del pianeta.
“I dati di questi terremoti marziani, se confrontati con quelli ben documentati dell’emisfero settentrionale, rivelano come l’emisfero meridionale del pianeta sia significativamente più caldo rispetto a quello settentrionale”, ha dichiarato Hrvoje Tkalcic, co-autore dello studio dell’ANU.
“Capire se è in atto una convezione offre indizi su come Marte si sia evoluto nel suo stato attuale nel corso di miliardi di anni”, ha dichiarato l’autore.
Tkalcic ha aggiunto che ci sono due ipotesi concorrenti per spiegare perché l’emisfero meridionale di Marte abbia una crosta più spessa e un’altezza superiore di cinque-sei chilometri rispetto all’emisfero settentrionale.
La prima ipotesi, endogena, afferma che il trasferimento di calore all’interno di Marte miliardi di anni fa abbia dato forma alla dicotomia.
La seconda, l’ipotesi esogena, ritiene che siano stati gli eventi spaziali a determinare le differenze.
Tkalcic ha affermato che le nuove scoperte rappresentano le prime prove osservative a sostegno della teoria endogena.
Weijia Sun, dell’Accademia cinese delle scienze, ha affermato che la differenza di topografia tra le regioni meridionali e settentrionali di Marte è equivalente all’altezza delle più alte catene montuose sulla Terra.
Il team ha utilizzato i dati raccolti dal sismografo InSight della NASA su Marte. (Xin)
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