Sub morto a Foce Verde, le indagini
Si cercano due boe segnasub, una gialla ed una rossa, insieme con una bandierina segnasub

Tragedia nelle acque di Foce Verde ieri pomeriggio a Latina. Un sub di 57 anni, Luigi Tomasi si è immerso intorno alle ore 17 e non è più riemerso. Immediata la macchina dei soccorsi. Il corpo dell'uomo è stato ritrovato intorno all'1:30 di notte con ferite alla testa e sulla muta.
Gli amici della vittima lanciano un appello sui social alla ricerca di eventuali testimoni, che possano aiutare a capire cosa sia accaduto all'uomo. Mancano all'appello due boe segnasub, una gialla ed una rossa, insieme con una bandierina segnasub, che il subacqueo portava sempre con sé. Il ritrovamento di questi oggetti potrebbe dare ulteriori conferme o far comprendere meglio la dinamica dell'incidente.
Si teme possa esserci stato un impatto con un'imbarcazione.
Tomasi, residente a Valmontone, era molto conosciuto tra i sub, il suo soprannome era "Drakkit". Durante una delle tante cene con il gruppo pesca che frequentava, aveva raccontato che in passato aveva avuto una brutta esperienza con uno scafo ad Anzio, che incurante della boa, lo aveva quasi ucciso. Si era salvato facendosi scudo con il fucile, che era stato completamente deformato dallo scontro. Gli amici ricordano la sua particolare attenzione per la sicurezza.
È Luigi Tomasi il sub trovato morto stanotte nella zona tra Foce Verde e Torre Astura, al lido di Latina. Aveva 56 anni e viveva a Valmontone, ma frequentava assiduamente il litorale pontino ed era molto conosciuto tra gli apneisti col soprannome "Drakkit". Sulla tragedia sono in corso gli accertamenti di Guardia Costiera e Polizia, ma l'ipotesi più accreditata è quella del malore.
Nel tardo pomeriggio di domenica Luigi Tomasi si era immerso dalla zona di Foce Verde, dov'era arrivato insieme alla moglie. Con lui c'erano anche altri sub, ma si erano divisi per la battuta di pesca subacquea, pratica che prevede immersioni in apnea, senza l'utilizzo di bombole. Dal momento della discesa in acqua però si era perso qualsiasi contatto con lui, tant'è vero che in serata, preoccupati, gli altri sub hanno allertato le autorità.
Per le ricerche sono intervenuti sia la Guardia Costiera del distaccamento di Latina che la Polizia, col supporto logistico dei Vigili del Fuoco. Al calare della notte le ricerche non si sono fermate e hanno permesso di trovare il cadavere in acqua, a ridosso di alcuni scogli, nella zona di Valmontorio. La salma è stata sottoposta a sequestro per gli accertamenti medico legali necessari a stabilire la causa del decesso. Per ora non vengono escluse alcune ipotesi, ma sembra prendere piede quella di un malore improvviso, perché il cadavere presenta delle ferite, più che altro dei graffi, compatibili però con l'urto contro gli scogli.