Giappone: quattro panda giganti di uno zoo di Wakayama partono per la Cina

Tokyo, 28 giu  (Xinhua) - Quattro panda giganti nella prefettura giapponese di Wakayama sono partiti oggi per la Cina.

I quattro panda - Rauhin, una femmina di 24 anni, e le sue tre figlie: Yuihin di 8 anni, Saihin di 6 anni e Fuhin di 4 anni, - sono partite dal parco divertimenti Adventure World della cittadina di Shirahama, nella prefettura di Wakayama, verso la Base di ricerca per l'allevamento del panda gigante di Chengdu, nella provincia cinese del Sichuan.

Di prima mattina, lo staff del parco ha sventolando bandiere per salutare i panda giganti, mentre molti fan con magliette raffiguranti i quattro panda hanno atteso all'incrocio fuori dal parco per dare loro l'addio al passaggio del camion di trasporto.

Il direttore dello zoo, Koji Imazu, ha dichiarato in una intervista ai media che, sebbene i panda se ne siano andati, il parco spera di mantenere l'elemento panda come parte importante dell'attrattiva per i visitatori. "Spero che i panda giganti possano continuare a vivere a lungo e in salute dopo il ritorno in Cina, e che si mostrino in buone condizioni sia al pubblico cinese che a quanti li visiteranno dal Giappone in futuro", ha aggiunto.

Il team di allevamento del parco ha riferito che i quattro panda sono attualmente in buone condizioni e che il team ha comunicato appieno con il personale che si prenderà cura di loro in Cina in merito alle caratteristiche e i tratti di ciascun panda.

Adventure World ha iniziato un programma congiunto di allevamento con la base di ricerca cinese sui panda nel 1994.

Secondo l'operatore dello zoo, poiché il progetto congiunto di conservazione è destinato a scadere ad agosto di quest'anno, per ridurre il carico fisico sui panda giganti durante il trasporto, le due parti hanno concordato di completare il trasferimento a giugno, quando la temperatura è relativamente fresca.

Rauhin è entrata nella vecchiaia e godrà i suoi ultimi anni in un ambiente medico più attrezzato dopo il ritorno in Cina. I più giovani, nel frattempo, dovrebbero assumere la missione di allevare nuove vite.