violenza in carcere

Due agenti aggrediti da un detenuto

Il grave episodio riaccende i riflettori sulla situazione critica all’interno del carcere veliterno, che registra una carenza di organico del 28%

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Grave episodio di violenza all'interno della casa circondariale di Velletri. Due agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto di nazionalità italiana, per cause ancora in fase di accertamento. I due agenti hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove è stata diagnosticata per entrambi una prognosi di cinque giorni. Il detenuto responsabile dell’aggressione è stato trasferito al carcere di Frosinone, dove è attualmente piantonato da personale di Velletri. Il grave episodio riaccende i riflettori sulla situazione critica all’interno del carcere veliterno, che registra una carenza di organico del 28%, pari a circa 80 unità mancanti. A livello regionale, nel Lazio mancano all'appello ben 920 agenti. Non meno allarmante il dato sul sovraffollamento: a fronte di una capienza regolamentare di 412 detenuti, la struttura ne ospita attualmente 522, con un surplus di oltre 110 presenze. La FNS CISL Lazio chiede interventi urgenti per garantire la sicurezza e la tutela del personale penitenziario, sottolineando come le condizioni di lavoro siano sempre più gravose. In molte carceri, spiegano dal sindacato, i posti di servizio sono troppi rispetto al personale disponibile, con conseguenti accorpamenti e carichi di lavoro eccessivi. Gli agenti, inoltre, sono costretti a turni massacranti, spesso in violazione degli accordi nazionali, con pesanti ricadute sui propri diritti e sulla sicurezza dell’intero sistema penitenziario.

 

 

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