Il 5xmille realizza numeri sempre più bassi, lo fa sapere il Viminale che evidenzia una ulteriore contrazione rispetto alle precedenti annualità. L’ammontare complessivo del gettito derivante è pari a poco meno di 15 milioni di euro (14.994.577) contro i 16.017.167 euro del 2023. I dati 2024 confermano quindi una tendenza ormai consolidata: gli enti locali rimangono fanalino di coda tra i destinatari del 5 per mille, superati ampiamente da enti di ricerca, associazioni di volontariato e realtà del terzo settore.
I comuni che riceveranno una quota delle somme versate dai cittadini, con un importo medio che si aggira intorno ai 2.400 euro per ente, sono 6.293. Il Nord raccoglie da solo oltre il 73% delle risorse complessive e rappresenta, in termini di amministrazioni coinvolte, il 62% del totale (3.884). Il Centro, trainato da Roma, assorbe il 13% delle risorse, poco meno di 2 milioni, ma in termini di numero enti si ferma al gradino più basso del podio: 818 i comuni beneficiari. Il Sud e le Isole raccolgono il 12,9% delle risorse.
Il 5 per mille potrebbe rappresentare per i Comuni italiani una risorsa preziosa, sia economica che simbolica, per rafforzare il legame con i cittadini e investire nei servizi sociali. La scarsa conoscenza dell’opportunità da parte dei contribuenti e la debolezza delle campagne informative locali fanno sì che solo una piccola frazione scelga il proprio ente territoriale. Con una comunicazione più efficace e con progetti mirati finanziati grazie a queste risorse, il 5 per mille comunale potrebbe finalmente diventare una leva di cittadinanza attiva.