il racconto

Incendi, il piromane conferma:«Mi pagava Cestra»

Le indagini condotte dai carabinieri del Nipaaf e dal Parco di Sabaudia sostengono che Cestra avesse pianificato alcuni roghi, per poi farli "spegnere" dai suoi volontari

Incendi, il piromane conferma:«Mi pagava Cestra»
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Diego Giusti ha confermato la sua versione dei fatti. Il piromane accusato di aver appiccato due incendi a Sabaudia la scorsa estate ha ribadito davanti al giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, di essere stato il mero esecutore di un piano ordito da Enzo Cestra, il maresciallo 71enne della locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Durante l'incidente probatorio, Giusti ha dichiarato che Cestra lo aveva pagato per dare fuoco ai boschi della zona.

Le ricompense

Giusti ha rivelato di essere stato commissionato da Cestra, che poi lo ricompensava con denaro. Non ha però fornito ulteriori dettagli sui pagamenti, limitandosi a confermare quanto già dichiarato in precedenza. La sua testimonianza è stata ritenuta fondamentale dal sostituto procuratore Giorgia Orlando, che ora dovrà decidere i prossimi passi nelle indagini. Una componente importante del racconto è emersa quando Giusti ha rivelato di temere possibili ritorsioni da parte di Cestra, tanto che le autorità hanno preso precauzioni per evitare che i due si incontrassero durante l'incidente probatorio. Nonostante ciò, Giusti ha dichiarato di non aver ricevuto vere e proprie minacce dal carabiniere.

La posizione di Cestra

Nel frattempo, Cestra ha già negato le accuse nel suo interrogatorio di garanzia, sostenendo di aver partecipato regolarmente ai bandi regionali per la gestione degli incendi. Tuttavia, le indagini condotte dai carabinieri del Nipaaf e dal Parco di Sabaudia sostengono che Cestra avesse pianificato alcuni roghi, per poi farli "spegnere" dai suoi volontari, ottenendo fondi pubblici destinati alla lotta contro gli incendi boschivi. Secondo gli inquirenti, Cestra avrebbe anche promesso a Giusti 20 euro per ogni incendio appiccato. Le accuse sono gravi: incendio boschivo e truffa aggravata ai danni dello Stato.

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