Pnrr, le micro e piccole imprese non restino indietro: Confartigianato Latina lancia l’allarme
Confartigianato Latina rinnova infine la sua piena disponibilità a collaborare con enti locali, Regione e istituzioni nazionali per costruire un sistema di accesso più semplice, inclusivo e orientato ai risultati

“La sfida del PNRR è troppo importante per essere persa dalle micro e piccole imprese del nostro territorio.” È l’appello lanciato da Letizia Bongiorno, presidente di Confartigianato Imprese Latina, che richiama l’attenzione su un rischio concreto: l’esclusione delle PMI artigiane dai benefici reali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le parole del Presidente
“Troppo spesso – sottolinea Bongiorno – i bandi risultano inaccessibili per le PMI: tra burocrazia, tecnicismi, tempi ristretti e scarsa informazione, molte realtà produttive locali faticano anche solo a partecipare. Il rischio è che ingenti risorse restino inutilizzate o vadano solo a grandi realtà strutturate.”
I dati
Secondo i dati, tra il 2025 e il 2026 l’Italia dovrà spendere 108 miliardi di euro, il grosso dei fondi PNRR ancora disponibili. Una sfida enorme, soprattutto alla luce dei ritardi finora registrati. La previsione del Centro Studi di Confindustria avverte: è probabile che entro dicembre 2026 non si riuscirà a utilizzare l’intero ammontare previsto.
Gli hub
Per questo Confartigianato Latina propone l’istituzione di un Hub territoriale di accompagnamento alle imprese, che offra supporto pratico in materia di digitalizzazione, transizione green e formazione del capitale umano.
Nei prossimi anni saranno disponibili:
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oltre 6 miliardi per digitalizzazione, innovazione e cultura;
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circa 24 miliardi per rivoluzione verde e transizione ecologica;
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15 miliardi per infrastrutture e mobilità sostenibile.
“Dobbiamo trasformare il PNRR da occasione teorica a leva concreta per far crescere artigiani, commercianti, professionisti e PMI – conclude Bongiorno – che rappresentano la spina dorsale dell’economia locale.” Confartigianato Latina rinnova infine la sua piena disponibilità a collaborare con enti locali, Regione e istituzioni nazionali per costruire un sistema di accesso più semplice, inclusivo e orientato ai risultati.