Cina: studio decifra riassorbimento nutrienti nelle piante sull'altopiano Qinghai-Tibet
Analisi condotto da un team dell'Istituto di botanica dell'Accademia cinese delle scienze

Un nuovo studio ha rivelato le caratteristiche del riassorbimento dei nutrienti nelle piante all'interno dell'ecosistema del permafrost sull'altopiano Qinghai-Tibet, facendo luce sulle strategie di conservazione dei nutrienti nelle regioni fredde. Lo studio, condotto da un team dell'Istituto di botanica dell'Accademia cinese delle scienze, è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications.
Il riassorbimento dei nutrienti rappresenta una strategia cruciale per la loro conservazione, soprattutto negli ecosistemi del permafrost, dove la crescita delle piante è limitata dalla disponibilità di nutrienti.
Le proiezioni attuali, basate principalmente su dati raccolti in regioni tropicali, subtropicali e temperate, indicano che l'efficienza di riassorbimento dell'azoto nelle foglie nelle zone fredde è maggiore rispetto a quella del fosforo.
Tuttavia, queste proiezioni non erano state pienamente verificate a causa della mancanza di osservazioni negli ecosistemi del permafrost.
Il team di ricerca ha avviato una campagna di campionamento su larga scala lungo una transezione del permafrost che attraversa l'altopiano Qinghai-Tibet, e ha scoperto che, contrariamente all'opinione prevalente, l'efficienza di riassorbimento del fosforo nelle foglie è superiore a quella dell'azoto negli ecosistemi del permafrost.
I risultati indicano inoltre che l'efficienza di riassorbimento del fosforo nelle foglie negli ecosistemi del permafrost supera quella delle piante erbacee a livello globale, mentre non sono emerse differenze significative nell'efficienza di riassorbimento dell'azoto.
Lo studio ha anche rivelato un'interessante trade-off tra l'efficienza di riassorbimento dell'azoto nelle foglie e i tassi di mineralizzazione dell'azoto nel suolo. Tale pattern non è stato riscontrato per il fosforo (Xinhua)