Il pericolo lupi continua ad imperversare nella zona Boschetto di Priverno. Un’emergenza che si protrae nel tempo e che è tornato di prepotente attualità nei giorni scorsi quando è stata sbranata una capra, uccisa con evidente attacco alla gola. Un nuovo appello viene lanciato dal Comitato Boschetto Gricilli e Macallè chiamando in causa l’Assessore regionale Righini e la Asl. Ci si chiede se esiste un piano di monitoraggio sanitario della fauna selvatica in questa zona. Nonostante le numerose sollecitazioni infatti, nessuna iniziativa è stata messa in atto per scongiurare attacchi dei lupi ai numerosi ovini e bovini dei pastori che pagano regolarmente la fida pascolo per occupare con animali allo stato brado questi territori; senza contare i rischi che corrono le persone quando percorrono i numerosi itinerari naturalistici sul territorio, primo fra tutti il percorso Nicholas Green a Priverno,in località Boschetto. A quanto pare i pastori spesso non denunciano questi episodi di aggressione da parte dei lupi in quanto le pratiche burocratiche sono lunghissime e i rimborsi, molto esigui per gli animali uccisi, arrivano dopo molto tempo. Inoltre nei rimborsi non è previsto il valore futuro di cui potrebbero beneficiarne i proprietari, sia per i nuovi nati che gli animali avrebbero generato, che per la produzione di latte, formaggi e macellazione.