Gli spari in strada e il terrore di una città con il rischio di essere commissariata per mafia
Troppi episodi ravvicinati, il sospetto che la criminalità voglia sfidare forze dell'ordine e istituzioni
Confermati i due bossoli e le due ogive a terra nella zona degli spari avvertiti nella serata di ieri in via Danimarca ad Aprilia, ancora una volta nel quartiere Toscanini, già teatro di fatti simili nei giorni scorsi. Rilievi dei carabinieri intervenuti dopo la segnalazione dei residenti terrorizzati al 112, il Numero Unico Emergenze, dal quale stanno arrivando tante richiesto di intervento da Aprilia, città monitorata dalle forze dell'ordine.
Ancora una volta il quartiere Toscanini si conferma una delle zone più a rischio della città, vedi gli spari ad un portone in via Belgio, ma anche allontanandosi di poche centinaia di metri la situazione è di grande allarme. Dagli spari contro un' auto con all'interno due carabinieri in via Lazio, al pacco bomba in via Aldo Moro. E poi ancora il maxi sequestro di oltre un quintale di cocaina.
Fatti che potrebbero andare ben oltre il regolamento di conti per la gestione di traffici illeciti sui territorio, perché potrebbe essere segnali di come la criminalità sia in grado come e quando vuole di mettere in apprensione con gesti eclatanti la città.
Una città sconvolta dagli agli arresti dell'operazione "Assedio" della scorsa estate e la più recente a febbraio. Entrambi operazioni antimafia, che hanno fatto emergere un territorio nella morsa dell' ndrangheta, con tanto di nascondiglio bunker del boss Patrizio forniti.
Vanno avanti le indagini dei carabinieri Reparto Territoriale di Aprilia, dove a breve sarà operativo anche il commissario di Polizia. Un presidio in più per rinforzare l'attività di prevenzione e contratto della delinquenza.
Questo mente, dopo la conclusione della commissione d'accesso al comune di Aprilia lo scorso 18 febbraio, stanno per scadere i 45 giorni di tempo per valutare la relazione e proporre o meno o meno al ministero dell'Interno da parte del prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella, lo scioglimento del consiglio comunale per mafia. Decisione che spetterà poi al Consiglio dei ministri.