“Il brigadiere Santino Tuzi mi raccontò di non avere visto entrare nella caserma di Arce Serena Mollicone . Non me lo disse neanche quando eravamo al lavoro per fare le ricerche della ragazza che risultava scomparsa”. E’ quanto ha affermato l’appuntato dei carabinieri Emilio Cuomo, sentito come testimone nel processo di appello per l’omicidio di Mollicone avvenuto nel 2001 che vede imputata, tra gli altri, la famiglia Mottola assolta in primo grado.La notte in cui la giovane di Arce scomparve, Cuomo era in servizio con Tuzi, poi morto suicida nel 2008. “Ci arrivò la telefonata dalla centrale operativa e ci recammo alla caserma di Arce dove ad attenderci c’erano i parenti di Serena. “Tuzi entro’ in caserma con il comandate della stazione Mottola e il papà di Mollicone , Guglielmo. Io sono rimasto finché non è uscito con una busta in mano: dentro c’era la denuncia di scomparsa e qualche foto di Serena che dovevamo portare a Pontecorvo. Tuzi mi disse che conosceva bene Serena e che conosceva anche il padre che era stato insegnante dei suoi figli” |