E’ tragico il bilancio della deflagrazione dopo una fuga di gas che ha provocato il crollo di una villetta al civico 54 in via Ponte di ferro alla periferia di Terracina. Sono gravi le condizioni della 50enne che si trovava in cucina al momento dell’esplosione: la donna è rimasta ustionata ed ha perso un dito. Trasportata in eliambulanza al centro grandi ustionati del Sant’Eugenio la signora è intubata, con diverse fratture alle costole, alla colonna vertebrale e allo sterno. Sono ricoverati in ospedale anche il marito, la figlia 27enne e due vicini di casa, tutti ricoverati tra l’ospedale Fiorini di Terracina, il Santa Maria Goretti di Latina e il San Camillo a Roma.

LE INDAGINI

Spaventosa la scena che si sono trovati davanti i soccorritori arrivati poco dopo le 19. Nei momenti concitati dell’intervento si era pensato ad una bombola del gas, perché la zona non è servita dalla rete, ma si è poi appurato che l’abitazione è servita da un bombolone alimentato a Gpl che si trova all’esterno della casa. La fuga di gas invece si è verificata all’interno dell’abitazione che deve essersi saturata nei momenti precedenti lo scoppio. La casa a due piani è stata dichiarata inagibile e sequestrata dai carabinieri su richiesta della procura di Latina per le indagini del caso. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Latina con molti mezzi , ruspe, bob car, auto gru, i nuclei speciali cinofili per la ricerca delle persone sotto le macerie. Gli esiti degli accertamenti saranno poi trasmessi alla Procura della Repubblica. Intanto tutti i residenti, tre famiglie, hanno trovato ospitalità autonomamente, mentre per una persona si è provveduto a trovare un posto letto. Inagibile anche un corpo di fabbrica esterno, una sorta di dependance in cui vivevano altre persone.