Venerdì 2 febbraio, davanti alla Corte d’Assise di Frosinone, al via il processo per l’omicidio di Thomas Bricca, il 19nne freddato con un colpo di pistola alla fronte nel centro storico di Alatri. Era il 30 gennaio di un anno fa. Una serata in paese, che doveva essere come tante e che invece si è tramutata in tragedia, con il giovane morto poco dopo l’arrivo in ospedale. A ucciderlo, due sicari in scooter.

Imputati per l’omicidio Roberto Toson di 48 anni e il figlio Mattia di 21, arrestati lo scorso luglio, entrambi sono accusati di omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi.

Diversi i passaggi prima che hanno portato al processo in Corte d’Assise.

Gli avvocati difensori hanno sollecitato la derubricazione dell’accusa, da omicidio volontario pluriaggravato a quello preterintenzionale, ma l’accusa è rimasta invariata, poi hanno avanzato richiesta di rito abbreviato,  respinto dal giudice per le indagini preliminari.

In totale sono 208 i testimoni chiamati a deporre. Nominati i giudici popolari. Grande attesa per comunità di Alatri dopo un anno di dolore, interrogativi, fiaccolate nel ricordo di un ragazzo ucciso per uno scambio di persona.

Il bersaglio doveva pagare per storie di risse e droga, che durante l’anno trascorso dall’omicidio hanno portare le forze dell’ordine a chiudere locali e la Questura emettere Daspo Willy, che impedisce il destinatario di frequentare la movida.

Quella movida in cui ha trovato la morte Thomas Bricca.